La mostra TRENTA TRENTA TRENTA

La mostra TRENTA TRENTA TRENTA

Trenta carri, trenta storie in trenta luoghi che hanno fatto la storia del Carnevale Storico Persicetano. Una mostra diffusa tra le vie del centro storico che racconta l’evoluzione e le peculiarità della manifestazione persicetana, prima tra tutte, “al Spéll”, “lo Spillo”, la cui etimologia si perde nella notte dei tempi.

La mostra TRENTA TRENTA TRENTA vuole ricostruire l’atmosfera della piazza animando la materia scolpita attraverso immagini, suoni e musiche. Il titolo richiama il massimo dei punteggi che i carri allegorici possono ottenere dai tre giurati ma in esibizione non ci saranno solamente i vincitori perché la mostra ricorderà anche chi, pur non classificandosi al primo posto, si è distinto per la storia che ha saputo raccontare, per la singolarità della proposta artistica e per l’introduzione di elementi innovativi dal punto di vista strutturale.

Sarà creato un percorso itinerante composto da molteplici installazioni artistiche che porteranno lo spettatore ad immergersi tra le innovazioni e le trasformazioni portate in piazza dalle società di ieri e di oggi.

Il viaggio parte dal 1970 chiamato “anno della rinascita” poiché, dopo quasi quindici anni di forzata pausa dovuta a problemi economici e politici, a febbraio di quell’anno i carri tornarono a sfilare lungo le strade del paese contendendosi il Gonfalone.

La prima tappa del percorso storico comincia quindi con gli iconici vitelli della società Papero che portò in piazza il carro “I vidî e l’âria bôna ed San Żvân” risultando primo classificato in quell’anno. Di questo carro e di tanti altri esibiti nella mostra TRENTA TRENTA TRENTA rimane ancora memoria tra i carnevalai meno giovani. Ad esempio “Cosa nostra” della società Filo, progettato da Mario Martinelli, oppure “Maccheroni e Champagne” e “L’automobilista ieri, oggi, …domani?” della società Accademia della Satira e ideati da Marco Masetti, senza dimenticare “Condominio Italia, ovvero: il paese dei rottami” della Società Jolly e Maschere progettato da Sergio Zancoghi. Per rimanere in tempi più recenti si ricorderanno il ledwall del “Tre colori – Carro blu” della società I Gufi, i pop-up portati in piazza dalla Società Brót & Catîv con il carro “Tira gira” sul tema delle notizie di poca importanza che hanno troppo spazio sui media, e lo spettacolo del carro multiforme “Ciò che fece il Dottor F.” della Società Ocagiuliva.

 

 

TRENTA TRENTA TRENTA è una mostra che prende per mano lo spettatore e lo accompagna fino alla fermata numero trenta, l’ultima del percorso, rappresentata dal carro vincitore della 100° edizione del Carnevale Storico Persicetano, cioè “Una parabola di cartapesta” della Società Filo. La magia portata in piazza da Mario Martinelli nel 1974 non smette ancora oggi di stupire e, per rendergli omaggio, la fermata è ampliata ed approfondita con uno spazio immersivo all’interno della chiesa sconsacrata di San Francesco.

Le installazioni artistiche parlano anche di chi quei carri li ha sviluppati e costruiti, dei grandi nomi che negli anni hanno partecipato al Carnevale Storico Persicetano, come Quinto Ghermandi e Gino Pellegrini, ma anche di coloro di cui non si conosce il nome che sono, o sono stati, carnevalai con cuore e anima; gli stessi carnevalai che hanno reso possibile la creazione delle installazioni artistiche presenti nelle trenta fermate della mostra. Alcuni di loro hanno visto dal vivo molti dei carri rappresentati, altri li hanno solo sognati.  Per tutti coloro che non hanno avuto modo di viverle, sarà possibile conoscere le trenta storie anche tramite dei QR-Code che mostreranno non solo video storici d’archivio della piazza e dei cantieri, ma anche interviste a chi quei carri li fa, li ha fatti, o giudicati. Una raccolta unica, fatta di immagini e parole, che permetterà allo spettatore di vedere il dietro le quinte del teatro a cielo aperto di San Giovanni in Persiceto.

La mostra TRENTA TRENTA TRENTA è aperta a tutti coloro che vogliono immergersi in un mondo fatto di cartapesta e soggetti immaginari e non, per scoprire segreti e retroscena di un Carnevale che non smette mai di stupire.

Un vero e proprio viaggio nel tempo che porta a capire cosa significa l’arte dello Spillo nella piazza di San Giovanni in Persiceto.