La famiglia reale

La famiglia reale

Re Bertoldo è la maschera di San Giovanni in Persiceto fin dal 1874, anno in cui le manifestazioni carnevalesche assunsero la forma moderna che ancora oggi conosciamo. Come ogni Carnevale che si rispetti, anche quello di Persiceto aveva bisogno di una maschera; questo fu subito chiaro agli organizzatori di quell’antico Carnevale, maschera che fu individuata nel personaggio di Bertoldo. Bertoldo, assieme al figlio Bertoldino, alla moglie Marcolfa e al nipote Cacasenno, è un’invenzione letteraria del cantastorie e scrittore Giulio Cesare Croce nato a San Giovanni in Persiceto nel 1550 e morto a Bologna nel 1609.

Nell’opera Le sottilissime astuzie di Bertoldo, scritta dal Croce nel 1606, il villano Bertoldo incarna la quintessenza dell’arguzia, dello sberleffo irriverente e del linguaggio essenziale, diretto e fatto di cose concrete. Per questo ed altre cose ancora, Bertoldo, entrato nell’immaginario collettivo come il contadino “scarpe grosse e cervello fino”, fu scelto come maschera rappresentativa del Carnevale di Persiceto. Tuttavia le sue caratteristiche furono pensate diverse da quelle del personaggio originale del Croce; il Bertoldo carnevalesco non sarebbe stato il villano alla corte del Re, bensì il Re della giocondità, del buon umore, della buona cucina, paternamente indulgente alle scappatelle dei giovani e alle sentimentali distrazioni delle belle donne. Un sovrano, insomma, che parla e tratta con il popolo nella maniera più democratica.

La maschera di Re Bertoldo ebbe una decisa evoluzione nei primi anni di vita e assunse le sue caratteristiche attuali grazie agli autori dei discorsi in dialetto che il Re teneva in teatro per l’apertura dei Corsi Mascherati, tradizione che si perpetua tuttora in Piazza del Popolo con testi preparati da Roberto Serra, professore di dialetto bolognese. Ogni Re possiede un regno e così la fervida fantasia persicetana s’immaginò che la reggia di Re Bertoldo fosse situata nella frazione di Castagnolo. Fu così che nacque la tradizione del Regno di Castagnolo dove Sua Maestà abita tuttora con la moglie Marcolfa e il figlio Bertoldino. Il Re lascia la reggia solo in tempo di Carnevale per prendere possesso di Persiceto di cui diventa sovrano per tutta la durata dei festeggiamenti. Nel corso degli anni diversi persicetani hanno avuto l’onore di indossare i panni del sovrano, della regina, del principe e della corte; quest’anno toccherà ad Alberto Mantovani (Re Bertoldo), Gianluca Guidotti (Bertoldino) e Elena Cioni (Marcolfa).